
La tecnologia al servizio della qualità della vita
Il dibatto sul ruolo della tecnologia, sul suo valore etico è aperto da tanto tempo. D’altra parte nell’ultimo secolo lo sviluppo tecnologico ha subito un’accelerazione che non ha precedenti.
Un fattore che entra prepotentemente nelle vite di tutti noi, mutandole in modo così radicale, non può non essere oggetto di riflessioni e valutazioni complesse.
Sono tanti però i casi in cui la tecnologia ha migliorato in maniera sostanziale la qualità della vita delle persone. Un esempio recente è rappresentato dalla cerimonia inaugurale dei Mondali di Calcio 2014, in cui un ragazzo paraplegico ha potuto dare il calcio di inizio grazie a uno speciale esoscheletro robotico comandato dalle onde cerebrali.
Si tratta di Juliano Pinto, un ragazzo paraplegico di 29 anni, che ha realizzato un sogno: camminare grazie a questa speciale tuta ipertecnologica. Juliano si è sottoposto a un vero e proprio training in ambiente virtuale controllato, per imparare a gestire pienamente un sistema davvero molto complesso.
Sono in molti a ritenere che l’evento non abbia avuto la giusta risonanza poiché non tramesso da molte reti e passato piuttosto in sordina, nonostante l’indiscutibile importanza di una pietra miliare come questa.
Il tutto si è svolto prima della partita tra Brasile e Croazia, alle 20.15 a bordo campo.
È questo un caso in cui la tecnologia si è dimostrata preziosa per migliorare, seppur momentaneamente, la vita di una persona e probabilmente, per dare a tanti malati una concreta speranza per il futuro.
La tuta impiegata è un vero e proprio prodigio tecnologico, progettato e realizzato da un team internazionale di designer e ingegneri della Colorado State University.
Walk Again Project: ecco il nome del progetto che ha esordito in Brasile con questa prima dimostrazione in cui un essere umano riesce a controllare delle parti robotiche attraverso segnali neurali.
Un evento senza precedenti, un vero e proprio miracolo della tecnologia.